Nessun uomo è un’isola. Questa affermazione di John Donne, tanto semplice quanto profonda, riflette una verità innegabile: siamo tutti destinati a vivere in relazione gli uni con gli altri, una verità che siamo portati a riscoprire nel quotidiano. Questo concetto può rivelarsi fondamentale per comprendere il valore della comunità cristiana.
Il mistero della Trinità ci rivela che Dio stesso è relazione: Padre, Figlio e Spirito Santo vivono in un’unità perfetta e indivisibile. La natura dell’uomo è segnata da questo grande mistero, tanto che il cuore di ciascuno, più o meno consapevolmente, è alla ricerca di un rapporto con Dio. Questa tensione dell’uomo verso Dio e di Dio verso l’uomo consente agli uomini di partecipare alla Sua comunione. Infatti solo Dio è la fonte della reale comunione. Inoltre, Cristo fondò la Chiesa sugli apostoli, una comunità di persone radunate attorno a lui, fatto che pone l’accento sull’importanza della comunione e della condivisione nella vita dei credenti.
La tradizione della Chiesa ambrosiana ha sempre sottolineato l’importanza di costruire e sostenere realtà forti e accoglienti. La nostra parrocchia si inserisce in questo solco tentando di essere un luogo di Fede aperto a tutti. Ciascuno è chiamato a contribuire al bene della comunità con i propri talenti e la propria esperienza di fede. Il grande coinvolgimento di parrocchiani, scaturito dal rinnovo del consiglio pastorale, ne è la dimostrazione.
La comunità cristiana è una comunità educante fatta di famiglie chiamate ad essere l’una per l’altra compagnia vocazionale e sostegno reciproco nell’arduo compito di far crescere i propri figli. Gesù scelse di venire al mondo e crescere proprio all’interno di una famiglia. In questo modo, ci ha mostrato che la vita familiare è riflesso dell’amore di Dio per l’umanità, e pertanto è un dono da custodire e alimentare.
Volendo porre l’accento sull’importanza dell’essere luogo accogliente per tutti, abbiamo deciso di mettere questo a tema della prossima festa patronale intitolandola: “Nessun uomo è un’isola”. Perché, come ci ricorda il Cardinal Angelo Scola, la “comunità cristiana non è solo un insieme di persone che si incontrano casualmente, ma un luogo dove ognuno è chiamato a donare se stesso e a ricevere gli altri come dono, perché solo così si può costruire la vera comunione fraterna.”
In un certo senso qualunque iniziativa portiamo avanti – dal fare festa alla celebrazione dell’Eucaristia – deve permettere a chiunque di identificare, direttamente o indirettamente, l’incontro personale con Cristo. Partecipasse alla nostra festa uno che non ha mai messo piede prima in un ambito ecclesiale, costui dovrebbe qui incontrare Gesù.