L’inizio con le parole di Papa Francesco
Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. […]
Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo.
(dalla lettera apostolica Admirabile signum del Santo Padre Francesco sul significato e il valore del presepe)
Con la lettura di queste parole di Papa Francesco, il gruppo degli adolescenti presepisti del nostro oratorio ha iniziato, subito dopo Pasqua, la preparazione del presepe per il Natale 2024.
Un lavoro iniziato a maggio
Vista la bellezza sperimentata nel lavoro insieme dello scorso e con l’entusiasmo, certamente alimentato anche dal terzo premio vinto al concorso diocesano dei presepi nella categoria “oratori”, quest’anno abbiamo proposto ai ragazzi di coinvolgersi e responsabilizzarsi in misura maggiore in questa avventura.
Per prima cosa nel mese di maggio abbiamo iniziato a progettare le novità e le integrazioni da inserire nel nuovo presepe 2024, poi, nel mese di giugno, il gruppo dei giovani presepisti ha gestito il “laboratorio di presepe” svolto nell’ambito dell’oratorio estivo. I ragazzi hanno prima sperimentato la preparazione di frutta e verdura con la cera, ed altri accessori in miniatura in legno, e successivamente hanno accompagnato i bambini di scuola elementare e media a cimentarsi con queste attività. Sperimentando così che quello che si impara dai più grandi, può essere fatto proprio solo sperimentandolo in prima persona e poi può efficacemente essere trasmesso ai più piccoli.
Andare incontro al Natale
Per i presepisti, l’Avvento non dura 4 o 6 settimane, ma inizia a settembre! Ma non si tratta solo di attendere, ma piuttosto di andare incontro al Natale, sperimentando che il lavoro che si fa insieme è (in senso letterale!) per preparare una casa per la Sacra Famiglia ed un luogo bello e accogliente per Gesù Bambino che nasce.
Come genitore e educatore con questo gesto sperimento che i nostri ragazzi, quando sono presi sul serio, quando gli si affida un compito e soprattutto quando ci si coinvolge con loro lasciandogli vedere la passione con cui si fanno le cose, sono molto desiderosi di mettersi alla prova e di esprimere la loro creatività sperimentando anche nuovi mezzi per farlo.
Mi stupisce lo sguardo pieno di curiosità quando spiego delle lavorazioni nuove, la fiducia con la quale eseguono dei lavori apparentemente noiosi e ripetitivi anche quanto non hanno ancora compreso come il dettaglio si inserisca nell’insieme e soprattutto la scintilla nello sguardo quanto colgono la bellezza di quello che sarà il risultato ancora prima di vederlo.
Le passioni dei ragazzi
Un altro aspetto che vivo in prima persona e che educativamente cerchiamo di verificare con i ragazzi è la possibilità di utilizzare le proprie conoscenze e le proprie passioni in funzione dello scopo comune di raccontare la venuta di Cristo fra noi. Quest’anno, ad esempio, anche l’informatica e l’elettronica sono entrate a far parte del presepe. Non è stato un progetto definito fin dall’inizio, ma si è evoluto proprio seguendo interessi e capacità di ciascuno. È per il mio personale interesse per queste materie che volevo che anche queste potessero contribuire al racconto della Natività, ma è solo perché fra i ragazzi c’era qualcuno altrettanto appassionato se poi l’idea ha preso una forma ben precisa con la quale abbiamo tentato di raccontare il Mistero di Cristo che viene.
Ma non vi racconto altro…. venite a visitare il nostro presepe!
Daniele Blundo