Sabato 14 dicembre si è svolto il tradizionale Presepe Vivente, un gesto caro alla nostra comunità parrocchiale, semplice ma profondo, capace di riportarci al cuore del Natale: la nascita di Gesù, il Dio fatto uomo per noi.
La sacra rappresentazione, frutto di un coinvolgimento corale, è stata un’esperienza di comunione e testimonianza. Ognuno ha messo a disposizione tempo, energie e creatività, consapevole che il centro di tutto fosse una sola cosa: Gesù Cristo vivo in mezzo a noi. Siamo chiamati a vivere il mistero del Natale con responsabilità e compassione, consapevoli che il Bambino di Betlemme dona una modalità di presenza capace di incontrare tutti.
Il Natale ci insegna una semplicità che può essere di tutti, perché rivela la possibilità di un amore puro, divino, dentro la vita quotidiana. La scena del presepe, riprodotta nella sua essenzialità dai “volti” e le voci della nostra parrocchia, è il riflesso di questa semplicità: Maria, Giuseppe, i pastori, tutto ci parla di un amore che si manifesta non nei grandi eventi o nella ricchezza, ma nell’umiltà di un Bambino che cambia il mondo con la sua presenza. Questo amore puro ci invita a riscoprire ciò che davvero conta: la relazione con Dio e con gli altri.
Non sono mancate le fatiche, i dettagli da perfezionare all’ultimo minuto e i momenti di fragilità. Eppure, proprio in quelle fragilità, si è manifestata la grandezza di un gesto così umano e autentico. Guardare alle tappe della Sacra Famiglia, con lo sguardo curioso dei più piccoli, è stato un invito per ciascuno di noi a lasciarci raggiungere dal mistero del Natale.
Il Presepe Vivente ci ha insegnato ancora una volta che il Natale è l’avvenimento che rinnova ogni cosa, un incontro con quel Tu che colma il cuore e la vita. Un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo gesto: i volti gioiosi e gli occhi pieni di gratitudine di sabato scorso sono il segno che il mistero del Natale continua a parlare al cuore di ogni uomo, rendendo nuovo tutto ciò che tocca.
